TASSAZIONE DEI BENI SOCIALI UTILIZZATI DAI SOCI E RELATIVE ELUSIONI

18 Novembre 2011 di admin

Il D.L. n.138/2011, al fine di contrastare il fenomeno della concessione in uso dei beni dell’impresa da parte dei soci o dei familiari, senza corrispettivo o per un corrispettivo annuo inferiore al valore di mercato ha introdotto, al verificarsi di determinate condizioni, nuove ipotesi di tassazione nei confronti della società e del socio/familiare nonché l’invio di una comunicazione che riepiloghi tutte le operazioni di concessione in godimento dei beni sociali a soci o familiari dell’imprenditore.
In particolare, è stato introdotto:
– l’assoggettamento a tassazione, in capo ai soggetti percipienti, della differenza tra il valore di mercato ed il corrispettivo annuo stabilito per la concessione in godimento di beni dell’impresa, ai soci o familiari dell’imprenditore. E’ stato quindi inserito, all’interno dell’art. n.67 D.P.R. n.917/1986, la lettera h-ter in base alla quale “costituiscono redditi diversi, la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento dei beni impresa a soci o familiari dell’imprenditore”;
– la non deducibilità dal reddito d’impresa dei costi relativi ai beni della società concessi in godimento a soci o familiari dell’imprenditore, per un corrispettivo annuo inferiore al valore di mercato;
– l’obbligo di effettuare una specifica comunicazione all’Anagrafe Tributaria, ad opera dell’impresa o dei soci o familiari, in cui elencare i beni concessi in godimento; i termini e le modalità di comunicazione sono state disciplinate da parte dell’Amministrazione Finanziaria con Provvedimento del 16/11/2011, prot. n.166485.
Per ciò che riguarda i soci, il provvedimento prevede un obbligo di comunicazione anche per i soci che detengono direttamente od indirettamente partecipazioni nell’impresa concedente, nonché:
– i familiari dei soci;
– soci e familiari dei soci di altre società del gruppo.

ELUSIONI PER USCIRE DAL REDDITO DI IMPRESA
Il primo gruppo di soluzioni consiste nella fuoriuscita dal reddito di impresa. In questo caso, infatti, non trattandosi più di beni relativi ad una attività di impresa, la normativa non trova applicazione. Le strade percorribili sono:
– l’assegnazione dei beni ai soci;
– la trasformazione in società semplice;
– il trasferimento della sede dell’amministrazione all’estero;
– la disposizione delle partecipazioni in trust;
– la trasformazione di società in trust.