L’IMU segue la proprietà e i diritti reali. L’immobile dato in uso gratuito al figlio, anche con contratto di comodato registrato, è assoggettato all’imposta come seconda casa. Se la madre continua ad abitare nell’appartamento ereditato dal marito, i figli comproprietari non versano l’imposta, perché il tributo è collegato al diritto d’abitazione riconosciuto al coniuge superstite. Nel caso di coniugi separati o divorziati, il coniuge che si vede assegnare la casa dopo la separazione acquisisce il diritto d’abitazione e, di conseguenza, versa l’IMU come abitazione principale, anche se la casa dovesse essere in comproprietà o interamente dell’altro coniuge.