L’U.I.F. (Unita’ Informativa Finanziaria), con comunicazione del 23/04/2012, ha pubblicato nuovi indici di anomalia per il contrasto delle frodi fiscali internazionali e delle frodi nelle fatturazioni. I settori ritenuti più a rischio sono l’attività di pulizia e manutenzione; l’attività di consulenza e pubblicitaria; il movimento terra, l’edile, quello dei materiali preziosi e delle opere d’arte; il commercio all’ingrosso di olio e grano; lo scambio di servizi e diritti negoziati su piattaforme informatiche; il commercio di autoveicoli. Secondo l’UIF, per l’individuazione di operazioni sospette ci si può avvalere degli indicatori di anomalia emanati ai sensi dell’Art. n.41 del D.L. n.231/2007. Con riguardo agli intermediari, si richiamano gli indicatori volti a rilevare l’utilizzo irregolare di rapporti bancari intestati a persone fisiche, sui quali transitano operazioni attinenti attività economiche d’impresa ovvero ripetuti girofondi tra conti societari e conti personali; per i professionisti quelli riguardanti la costituzione e amministrazione di imprese, società, trust ed enti analoghi e quelli inerenti operazioni finanziarie e contabili. A titolo esemplificativo l’U.I.F. ha fornito degli schemi operativi, redatti in collaborazione con la Guardia di Finanza. Non è necessario che ricorrano contemporaneamente tutti gli indici per inoltrare una segnalazione, così come la ricorrenza di uno solo non può di per sé motivare una segnalazione.