Pesante il sistema sanzionatorio nell’ambito della normativa antiriciclaggio. Nei casi più gravi si può arrivare all’arresto del professionista. La prima delle diverse fasi della messa in opera della normativa da parte del professionista è la cosiddetta “identificazione”; la sanzione per la violazione prevede una multa da 2.600 euro a 13.000 euro. La stessa sanzione si applica se il professionista non effettua le registrazioni di cui all’Art. n.36, o nel caso in cui le stesse vengono effettuate in ritardo o in modo incompleto. Ulteriori sanzioni sono previste in caso di violazione del divieto di comunicazione dell’avvenuta segnalazione al di fuori dei casi previsti dal decreto così come per i flussi di ritorno delle informazioni indicati all’Art. n.48; il comma 7 dell’Art. n.55 prevede l’arresto da sei mesi a un anno o l’ammenda da 5.000 euro a 50.000 euro. L’omessa istituzione del registro della clientela è soggetta ad una sanzione pecuniaria variabile tra un minimo 5.000 euro a 50.000 euro. L’omessa segnalazione di operazioni sospette, salvo che il fatto costituisca più grave reato, sopporta la sanzione amministrativa variabile da un minimo dell’1% ad un massimo del 40% dell’importo dell’operazione non segnalata.