La risoluzione n.80/E del 24/07/2012 – Agenzia delle Entrate – fornisce un’interpretazione dell’Art. n.06 del DPR n.695/96 che regola l’annotazione cumulativa delle fatture di importo inferiore ai 300 euro. L’articolo citato permette di rilevare in modo cumulativo più fatture IVA dal modesto importo. L’Art. n.07 c. 2 del D.L. n.70/2011 ha elevato detto importo da 154,90 euro a 300 euro. Pertanto i soggetti passivi IVA hanno la possibilità di registrare le fatture attive e/o passive, se di importo inferiore a 300 euro, attraverso un documento riepilogativo nel quale devono essere indicati i numeri delle fatture cui si riferisce, l’ammontare complessivo imponibile delle operazioni e l’ammontare dell’imposta distinto per aliquota applicata. La risoluzione in commento chiarisce che la semplificazione è estesa anche alla registrazione degli incassi e dei pagamenti ai fini della determinazione del reddito professionale, qualora gli stessi vengano annotati in una sezione separata del registro IVA.