La circolare n.36/E del 24/09/2012 emanata dall’Agenzia delle Entrate torna sul tema: beni in godimento ai soci o familiari. Nel documento si approfondisce quanto già dibattuto nella precedente circolare n.24/E del 15/06/2012 in merito alla verifica degli elementi essenziali a determinare l’eventuale reddito diverso imputabile al socio/familiare, utilizzatore del bene aziendale. In particolare si registra un’apertura sulla dimostrabilità dei termini degli accordi fra le parti a protezione di una doppia imposizione. In assenza della documentazione di data certa antecedente all’inizio dell’uso privato del bene, i termini dell’accordo fra le parti possono essere dimostrati dal contribuente con altri mezzi di prova. Il reddito diverso attribuibile all’utilizzatore va ridotto del maggior reddito d’impresa imputato allo stesso in seguito all’indeducibilità dei costi del bene concesso in godimento.