Gli effetti della manovra fiscale in tema di detrazioni si registrano in modo immediato per chi accende un nuovo mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. Il plafond di 3.000 euro, già in vigore con effetto retroattivo dalle dichiarazioni dei redditi 2013 (periodo d’imposta 2012), si esaurisce con gli interessi passivi del mutuo. La spesa detraibile assottiglia di 190 euro all’anno lo sconto rispetto a quello offerto dalle vecchie regole, e impedisce di portare in detrazione le altre spese coinvolte dal tetto, che fra le grandi voci esclude solo quelle sanitarie. Pertanto, chi ha acceso un nuovo mutuo negli ultimi anni si dimentichi di chiedere al Fisco sconti per l’assicurazione sulla vita, le spese d’istruzione dei figli o quelle per l’affitto dello studente fuori sede, quelle sostenute per lo sport dei bambini o gli assegni per la beneficenza.