Nello scorso mese di agosto 2012 sono state aperte 18.292 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra una sostanziale stabilità (+0,1%).
La distribuzione per natura giuridica, mostra, come di consueto, la forte preponderanza delle persone fisiche nelle aperture di partita Iva (quota del 76,5%); le società di capitali si attestano al 16,2%. Rispetto ad agosto 2011 si nota un sensibile calo di aperture relativo alle società di persone (-11,5%) ed un lievissimo incremento per persone fisiche e società di capitali.
Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42% di esse è avvenuto al Nord, il 21,9% al Centro ed il 36% al Sud ed Isole; il confronto con agosto dello scorso anno mostra che, a livello di macroregioni, sono le Isole, ed in particolare la Sicilia (+10,4%), a trainare l’andamento generale, in quanto tutte le altre macrozone del Paese denotano impercettibili flessioni. Da segnalare sensibili cali in Val d’Aosta, nelle province autonome di Trento e Bolzano ed in Molise, mentre un aumento apprezzabile si è registrato anche in Abruzzo.
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva: il 24,4% del totale, seguito dal comparto agricolo con il 11,3% e le attività professionali con il 10,5%. Rispetto ad agosto 2011, si notano sensibili aumenti per attività finanziarie (+25%), istruzione (+18%) e noleggio/servizi alle imprese (+15%) e forti flessioni per il settore edilizio e le attività immobiliari (-10% per entrambi i settori).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è relativamente stabile, con i maschi cui appartiene il 63,7% di aperture di partite Iva. Quasi la metà delle aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni, Da segnalare l’apprezzabile aumento di aperture dovuto alla classe 51-65 anni, rispetto al corrispondente mese del 2011.