I limiti all’utilizzo dei contanti sta creando notevoli problemi ai datori di lavoro per il pagamento delle retribuzioni, in particolare per quel che riguarda missioni e trasferte. Il divieto generale posto dalla norma prescinde dalle ragioni del trasferimento. Resta confermato che il trasferimento è vietato sia se l’importo sopra soglia è destinato al singolo lavoratore sia se viene percepito da un unico soggetto capofila per poi essere ripartito tra altri, per valori inferiori alla soglia. E’ necessario, per non incorrere nel divieto, depositare le somme in contante presso un istituto bancario, che provvederà poi a versare l’importo direttamente al dipendente, garantendo così la tracciabilità dell’operazione.