La Circolare n.01/E dell’Agenzia delle Entrate parla sul tema dell’accertamento. Soffermandosi su redditometro e redditest, conferma nuovamente quest’ultimo come strumento di autodiagnosi per il contribuente essendo il risultato del software non influente né con l’accertamento sintetico, né con il criterio di selezione dei controlli. Riguardo il nuovo redditometro ribadisce che esso considera soltanto gli accertamenti relativi ai redditi 2009 e seguenti, non potendo essere utilizzato dai contribuenti in sede di contraddittorio per annualità precedenti. I beni ad uso promiscuo (ad esempio l’auto) rilevano per la quota di spesa non fiscalmente deducibile. La quota di risparmio riscontrata realizzata nell’anno e non spesa né in consumi né in investimenti, rientra nel calcolo del reddito complessivo accertabile.