Con Sentenza 13 marzo 2013, n. 6229, la Corte di Cassazione ha chiarito, in tema di false fatturazioni, che l’onere della prova spetta all’Amministrazione finanziaria solo in caso di frodi carosello; diversamente, in caso di fatture oggettivamente inesistenti sarà il contribuente a dover provare la propria buona fede.Secondo la Suprema Corte, infatti, in caso di frodi carosello “incombe sull’Amministrazione l’onere di provare, ancorché solo presuntivamente, gli elementi di fatto che concretizzano la frode nonché la partecipazione ad essa del contribuente ovvero la sua consapevolezza”.