Le sanzioni previste per l’irregolare applicazione del meccanismo dell’inversione contabile restano pesanti. E’ bloccata con la legge delega la possibile modifica della normativa. Pertanto, in caso di errore del cessionario o del committente si applica la sanzione amministrativa compresa fra il 100% e il 200% dell’IVA, con un minimo di 258 euro, nei casi in cui il cessionario o il committente che riceve la fattura di acquisto di beni o servizi senza IVA, non assolve la relativa imposta, mediante il meccanismo dell’inversione contabile. Si applica, invece, una sanzione ridotta (3%) se l’IVA viene assolta irregolarmente dal cedente o prestatore, tramite l’emissione della fattura con IVA, regolarmente versata, ma per un’operazione che doveva essere obbligatoriamente assoggettata a IVA dal committente con il meccanismo del reverse charge.