Nel D.L. approvato dal Consiglio dei ministri il 9 settembre 2013 è stato inserito l’aumento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale. In particolare, a decorrere dal 1 gennaio 2014, l’importo dell’imposta di registro da versare in misura fissa sale a € 200,00 (in atto è di € 168,00) e ad analogo aumento saranno assoggettate le imposte ipotecarie e catastali. Viene, comunque, previsto, nel caso di trasferimenti di prima casa, un passaggio delle aliquote dell’imposta di registro dal 3% al 2%. Riguardo, invece, il trattamento riservato agli immobili di lusso: questi andranno a coincidere con quelli rientranti in tale categoria ai fini del pagamento dell’Imu e cioè, accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9. Tali immobili, quindi, vedranno salire l’imposta al 9% dall’attuale 7%, in modo analogo a quanto accadrà per le seconde case, capannoni, ecc.. Sempre al 9%, dall’attuale 8%, arriverà l’aliquota per i terreni edificabili e per i terreni agricoli. L’aumento dell’imposta di registro in misura fissa (€ 200,00) riguarderà anche i contratti di comodato di immobili, i conferimenti di beni ai soci e le operazioni di ristrutturazione aziendale come fusioni e scissioni, come pure tutti i contratti soggetti ad Iva. Inoltre, ritorna l’imposta ipotecaria e catastale su volture e iscrizioni catastali nella misura rispettivamente di € 50 euro (era stata eliminata, a decorrere dal 1 gennaio 2014, dal D.Lgs. n. 23/2011).