La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17673 del 19 luglio 2013, ha affermato che il compenso all’amministratore di una società di capitali non è deducibile dal reddito di impresa in difetto dei requisiti di certezza e inerenza previsti dall’ex art. 75 (ora 109), DPR 917/1986 se non c’è una specifica delibera dell’assemblea dei soci che lo stabilisca; il beneficio fiscale è ammesso solo nel caso in cui i compensi siano prestabiliti nello statuto o approvati dall’assemblea dei soci.