La riforma dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria (Dl n. 138/2011 – conv. con modif. dalla L. n. 148/2011), ha unificato le differenti aliquote fiscali, fissando al 20% l’imposizione per tutte le ritenute alla fonte e le imposte sostitutive ad essi applicabili. Il Dl n. 66/20 ha disposto, a partire dal 01 luglio 2014, l’aumento delle aliquote al 26%, prevedendo uno specifico regime di esenzione per taluni strumenti finanziari, quali: titoli del debito pubblico, obbligazioni emesse da Stati elencati nella white list, titoli di risparmio per l’economia meridionale; inoltre, in base ad una specificata e articolata disciplina transitoria, non possano essere colpiti dalla maggiore aliquota del 26% i proventi maturati anteriormente alla data di decorrenza del decreto.