Il MISE ha dato un parere sull’iscrizione al registro delle imprese delle start up innovative. La richiesta dell’intervento si è resa necessarie in seguito al rifiuto di registrare due imprese come start up innovative da parte della CCIAA di Reggio Calabria. Nei casi in questione i punti sui cui verte il rifiuto sono: entrambe le categorie non risultano rientrare nella fattispecie delle attività innovative previste dalla normativa; ambedue richiedono il possesso della SCIA in occasione della presentazione di istanza di iscrizione al Registro delle Imprese. Il MISE ha chiarito che secondo la normativa relativa alla definizione di start up, questa è “automaticamente iscritta alla sezione speciale del Registro delle Imprese” una volta presentata la domanda. L’Ufficio del Registro delle Imprese non è titolato a esprimersi sul merito di una iscrizione fatta salva la regolarità formale; tuttavia, la definizione stessa di imprenditore implica le attività di produzione e commercializzazione: la sola attività di sperimentazione non risulta quindi sufficiente. Vista inoltre la natura esplicitamente produttiva e commerciale delle suddette imprese, la presentazione di un certificato SCIA risulta indispensabile.