La Corte di Cassazione – sentenza n.22690 del 24/10/2014 – ha chiarito che al fine di riconoscere la qualificazione di un rapporto di lavoro subordinato è necessario dimostrare l’assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro ricercando conferma di detto assoggettamento nelle manifestazioni concrete del rapporto. La decisione prende spunto da un fatto di specie dove un compenso fisso, l’osservanza di un orario, la presenza nel piano ferie, la continuità della prestazione per un certo periodo di tempo, non fossero sufficientemente determinanti nel qualificare il rapporto di lavoro di progettista come subordinato.