Il governo cerca di sbloccare cantieri e opere. Per farlo sceglie di introdurre il “lending indiretto”, un’autorizzazione agli investitori istituzionali stranieri a prestare denaro alle banche che finanziano le imprese, godendo dell’esenzione dalla ritenuta prevista dall’articolo 26, comma 5 del DPR n. 600/1973. La facoltà è ammessa a due condizioni: il soggetto estero deve essere residente in un paese white list; nel paese in cui il fondo è istituito deve operare un’autorità di vigilanza per i mercati finanziari. Così è stabilito nella bozza di decreto-legge sull’investment compact approvata dal consiglio dei ministri il 20 gennaio scorso.