La Corte di Cassazione – sentenza n. 24900 del 15 giugno 2015 – ha reso definitiva la condanna inflitta ad un imprenditore che aveva omesso, nel giugno 2007, il versamento dei contributi sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, per un totale di Euro 3.086,00. I giudici hanno evidenziato che l’omissione contributiva dell’imprenditore era parte di una situazione più ampia di debito verso l’Inps e che il piano di rateizzazione non era stato completato alla data di udienza dibattimentale del 28 agosto 2011, nella quale si era dato atto del fatto che l’ultimo versamento risaliva al 4 agosto 2010 e che perdurava un residuo dovuto. Non sono servite le deduzioni difensive circa un preteso stato di crisi economico-finanziaria della società perchè esclusivamente basate sull’intervento del fallimento dichiarato sei anni dopo rispetto alla commissione del reato.