La 6° sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 22443/15, depositata il 3 novembre 2015, ha affermato che la dichiarazione dei redditi è emendabile dal contribuente a proprio favore anche in sede contenziosa. La correzione può avvenire entro i termini di accertamento fissati dall’articolo 43 del dpr n. 600/1973 (entro quattro anni) e non entro un anno come sostenuto dall’amministrazione finanziaria. Il termine corto vale solo se si intende compensare l’eventuale credito risultante dalle dichiarazioni. Una diversa interpretazione sarebbe in contrasto con gli articoli 53 e 97 della Costituzione.