In tema di Imu/Tasi, saltata la sanatoria prevista nel Ddl Stabilità, ne arriva una “mini” che salva le aliquote approvate dai Comuni il 31 luglio La sanatoria maxi è caduta, ma non ha lasciato il vuoto. L’emendamento alla manovra approvato in commissione bilancio alla Camera apre l’ombrello su 159 delibere con cui un centinaio di Comuni hanno ridisciplinato Imu, Tasi e Tari. Anche in questo caso, ovviamente, il tutto entra in vigore il 1° gennaio prossimo, ma la nuova regola è qualificata come interpretativa, e quindi retroattiva: in pratica il nuovo comma 24-bis della manovra spiega che la scadenza del 30 luglio entro cui i Comuni dovevano approvare bilanci e aliquote (tranne che in Sicilia e Friuli Venezia Giulia), fissata un po’ a sorpresa in Conferenza unificata e scritta nel Dm del Viminale del 13 maggio, “si intende riferita al 31 luglio” perché è quello l’ultimo giorno del mese.