Con la conversione del Dl n. 243/2016 (Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale) viene modificata la disciplina del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno. Queste le novità: estensione ambito soggettivo con l’inclusione della Sardegna; aumento della misura del credito d’imposta, che sarà attribuito nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, ovvero 25% per le grandi imprese situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e 10% per le grandi imprese situate in determinati comuni delle regioni Abruzzo e Molise; il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati, nel limite massimo, per ciascun progetto d’investimento di: 3 milioni di euro per le piccole imprese; 10 milioni di euro per le medie imprese e 15 milioni di euro per le grandi imprese. Inoltre, viene soppresso il divieto di cumulo del credito d’imposta con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano a oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio; viene soppressa la rideterminazione del credito.