Il Decreto del 23 febbraio 2017, pubblicato il 17 marzo 2017 sulla GU n. 64, recepisce le novità recate dal Decreto Fiscale in materia di adempimenti relativi alle estrazioni dal deposito IVA in caso di beni diversi da quelli introdotti in forza di un acquisto intracomunitario (Dl n. 331/93). Dallo scorso dicembre, sull’estrazione di beni extra UE immessi in libera pratica, l’IVA è dovuta dal soggetto che estrae il bene mediante il meccanismo del reverse charge, previa prestazione di idonea garanzia, mentre, sull’estrazione di beni diversi da quelli introdotti in forza di un acquisto comunitario, l’imposta è dovuta dal gestore del deposito, senza possibilità di compensazione, in nome e per conto del soggetto estrattore che rimane comunque obbligato in solido al pagamento.