Il cittadino ha diritto alla riduzione della tariffa sui rifiuti nel caso in cui subisce disfunzioni, protratte nel tempo, del servizio pubblico di raccolta. Tanto recita l’ordinanza 22531/2017 con la quale la sezione tributaria civile della Cassazione ha accolto in parte un ricorso presentato da una società alberghiera napoletana. La Ctr campana aveva ritenuto legittimo l’avviso di pagamento Tarsu 2008 che Equitalia aveva notificato alla società per conto del comune di Napoli. La Corte ha annullato con rinvio la decisione impugnata, spiegando che la riduzione della tariffa, per legge in misura non superiore al 40%, “spetta per il solo fatto che il servizio di raccolta, debitamente istituito e attivato, non venga poi concretamente svolto, ovvero venga svolto in grave difformità rispetto alle modalità regolamentari relative alle distanze e capacità dei contenitori ed alla frequenza della raccolta; così da far venire meno le condizioni di ordinaria e agevole fruizione del servizio da parte dell’utente”.