Se un avvocato corrisponde compensi a terzi professionisti deve fornirne adeguata documentazione, al fine di escludere la rilevanza di tali voci che altrimenti costituiscono l’indice tipico della sussistenza di un’autonoma organizzazione quale presupposto impositivo dell’Irap. Lo afferma l’ordinanza 12654/2018 della Cassazione, nel respingere il ricorso di un avvocato avverso la sentenza della Ctr Lazio, n. 1324/14/17. Il caso riguardava la notifica di una cartella di pagamento per Irpef, Iva e Irap emessa in forza del controllo automatizzato del Modello Unico 2009, ex art. 36 bis, Dpr. 600/73 (o 54 bis Dpr 633/72).