Tra le ultime previsioni del decreto approvato in materia di pace fiscale, la definizione agevolata delle imposte di consumo e la dichiarazione integrativa speciale. Alla prima di può ricorrere, se non è ancora intervenuta sentenza passata in giudicato, per i debiti tributari maturati fino al 31 dicembre 2018 a titolo di imposta di consumo, con il versamento di un importo pari al 5% del dovuto, senza interessi e sanzioni. La dichiarazione integrativa speciale si può presentare fino al 31 maggio 2019, e interessa i contribuenti che vogliono correggere errori od omissioni e integrare le dichiarazioni fiscali presentate entro il 31 ottobre 2017 ai fini delle imposte sui redditi (e relative addizionali), delle imposte sostitutive, delle ritenute, dei contributi previdenziali, dell’Irap e dell’Iva. L’integrazione degli imponibili è ammessa, nel limite di 100mila euro di imponibile annuo e comunque di non oltre il 30% di quanto già dichiarato.