L’Agenzia delle entrate, in risposta all’interpello n.477 dell’11 novembre 2019, chiarisce che il bonus ricerca e sviluppo, cioè il credito d’imposta al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015, spetta a patto che l’impresa sia la beneficiaria dei risultati dell’attività di ricerca.