L’attuale legge di bilancio ha leggermente modificato le agevolazioni previste per i beni strumentali nuovi. Dal corrente mese di gennaio è introdotto un credito d’imposta per acquisto di beni strumentali. Interessate sono tutte le imprese (e professionisti) residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. Il beneficio cambia in funzione della tipologia dei beni oggetto dell’investimento: per i beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”, il credito d’imposta è pari al 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, e al 20% del costo, per la quota eccedente i 2,5 milioni e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 10 milioni di euro; per i beni immateriali connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0”, il credito d’imposta è pari al 15% del costo, entro il limite massimo di costi ammissibili pari a 700.000 euro; per i beni diversi, il credito d’imposta è pari al 6% del costo, determinato ai sensi dell’articolo 110, comma 1, lettera b), Tuir, entro il limite massimo di costi ammissibili pari a 2.000.000 euro.