Tra i possibili beneficiari dei contributi a fondo perduto previsti dall’art.25 del decreto Rilancio, figurano, anche, gli enti non commerciali che esercitano, in via non prevalente o esclusiva, un’attività in regime d’impresa in base ai criteri stabiliti dall’articolo 55 del TUIR, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Le condizioni sono le stesse previste per tutti: ammontare di ricavi o compensi 2019 non superiore a 5 milioni di euro; ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019, o in alternativa l’inizio dell’attività deve essere a partire dal 1° gennaio 2019. Gli enti che non sono obbligati alla presentazione della dichiarazione IVA è possibile faranno riferimento al fatturato 2019.