La Cgia di Mestre lancia un allarme di rischio usura per le imprese colpite da Covid-19. Sono 176.000 le imprese italiane a rischio, molte sono al Sud. Sono le aziende in sofferenza, segnalate come insolventi dagli intermediari finanziari alla centrale dei rischi della Banca d’Italia, che quindi non possono accedere ad alcun prestito erogato dal canale finanziario legale. Per cercare di contrastare il fenomeno, secondo gli analisti, le istituzioni dovrebbero potenziare il Fondo di prevenzione dell’usura, introdotto con la legge n. 108/1996, operativo dal 1998.