ADR e ADS: COSA SONO GLI AMERICAN DEPOSITARY RECEIPT

7 Ottobre 2023 di Amministratore

Che cosa sono gli ADR? Come funzionano e a cosa servono gli American Depositary Receipt? Quale è la differenza con gli American Depositary Share (ADS). Ecco la guida completa.

Gli investitori che vogliono inserire nel proprio portafoglio delle azioni estere hanno diverse possibilità. Ad esempio, possono investire in un fondo d’investimento o in un ETF che replica un particolare indice azionario (principale o settoriale). Per la maggior parte degli investitori al dettaglio questa è generalmente la scelta più semplice da seguire.

Tuttavia, un investitore potrebbe voler puntare su un singolo titolo estero invece che su un strumento che replica un paniere. In questo caso l’operatore potrebbe acquistare l’azione nella rispettiva Borsa nazionale dell’azienda. Ma, a seconda del broker o della banca, gli investitori potrebbero non avere accesso diretto a un certo mercato estero, oppure le transazioni potrebbero essere soggette a commissioni elevate.

Anche l’alternativa di una creazione di un conto titoli all’estero potrebbe portare a criticità, in quanto è spesso difficile e complessa. Gli American Depositary Receipt pongono rimedio a questi problemi, consentendo agli investitori di impegnarsi direttamente in aziende estere in maniera semplice. Vediamo quindi tutto quello che c’è da sapere sugli ADR.

 ADR: cosa sono, come funzionano e caratteristiche

L’ADR, acronimo inglese di American Depositary Receipt, è un certificato che consente a tutti gli investitori di operare su azioni di aziende non USA quotate nelle Borse statunitensi. Gli ADR sono negoziabili sui mercati azionari statunitensi come se fossero azioni “normali”. Per essere precisi, gli ADR non sono azioni, ma ricevute di deposito emesse da banche statunitensi. In sostanza rappresentano la proprietà di azioni di società non statunitensi.

Dal momento che gli ADR sono quotati in dollari USA e anche i dividendi vengono distribuiti in dollari USA, queste ricevute di deposito sono sostanzialmente simili alle consuete azioni statunitensi. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, un acquirente di un American Depositary Receipt non possiede direttamente l’azione estera. Le azioni della società estera sono invece tenute da una banca di deposito statunitense alle condizioni stabilite nel certificato ADR.

Un American Depositary Receipt può rappresentare, ad esempio, una o più azioni estere o anche solo una frazione di esse. Gli ADR sono utilizzati da molte imprese estere sia per ottenere capitali sui mercati azionari statunitensi sia per aumentare la notorietà e la pubblicità con una quotazione a Wall Street. 

Di fatto, sui mercati azionari statunitensi, i titoli delle società estere sono negoziati prevalentemente come ADR. Soprattutto i titoli provenienti da mercati azionari difficilmente accessibili, come ad esempio i mercati emergenti, sono negoziati sotto forma di American Depositary Receipt. 

Una buona panoramica dell’universo ADR, che include ben 3.000 ricevute di deposito, è quella fornita dai rispettivi siti web della Bank of New York Mellon e J.P. Morgan. Insieme a Citigroup, i due istituti finanziari si annoverano fra le principali banche di deposito statunitensi che emettono American Depositary Receipt.

Per creare un ADR, un’istituzione finanziaria acquista in blocco un elevato numero di azioni di una società per poi immetterle nuovamente in Borsa. Successivamente deciderà il numero di azioni al quale corrisponderà l’acquisto di un ADR. A volte gli ADR rappresentano il prezzo corrente delle azioni di una società, mentre in altri casi il prezzo delle azioni supera quello dell’American Depositary Receipt. 

Categorie e livelli degli American Depositary Receipt

Gli American Depositary Receipt si suddividono in due categorie principali: in “sponsored” e in “unsponsored”. Per questa seconda tipologia di strumenti, quelli “unsponsored”, essi vengono emessi da una banca statunitense senza la partecipazione dell’impresa estera e viene negoziato “fuori Borsa” sul mercato Over-The-Counter (OTC). 

Al contrario, nel caso dell’ADR “sponsored”, l’iniziativa parte dall’impresa straniera. Con l’aiuto della banca di deposito, la società emette gli ADR sul mercato azionario statunitense e sostiene gran parte dei costi di questo programma.

Gli American Depositary Receipt vengono inoltre suddivisi in tre livelli, a seconda del grado di ottemperanza da parte della compagnia estera degli obblighi fissati dall’Autorità statunitense di vigilanza sui titoli, la US Securities and Exchange Commission (SEC), e dell’accesso ai mercati azionari statunitensi. Vediamo quindi i tre livelli nel dettaglio:

ADR di livello 1: significa che una società non soddisfa le norme e gli obblighi di informazione SEC e che l’American Depositary Receipt è negoziato solo nel mercato OTC, quindi non in una Borsa statunitense. Questo implica, ad esempio, che l’impresa non deve presentare relazioni trimestrali o annuali conformi alle norme di documentazione contabile GAAP (Generally Accepted Accounting Principles).

ADR di livello 2: è una società registrata presso la SEC, soddisfa tutti i requisiti ed è quotata al New York Stock Exchange (NYSE) o al NASDAQ.

ADR di livello 3: la società soddisfa tutti i requisiti SEC, viene negoziata in una Borsa statunitense e l’azienda è inoltre autorizzata a raccogliere capitali negli Stati Uniti mediante l’emissione di ADR.

Qual è differenza con gli American Depositary Share (ADS)?

Che differenza c’è tra le American Depositary Share (ADS) e gli American Depositary Receipt? L’American Depositary Share (ADS) è l’azione vera e propria che fa da sottostante e che è rappresentata dall’ADR. Quindi, l’ADS è l’azione effettivamente disponibile per la negoziazione, mentre l’ADR rappresenta la proprietà di uno o più ADS. È per questo motivo che i termini ADR e ADS sono spesso utilizzati come sinonimi. L’equivalente europeo degli ADR si chiama Global Depository Receipt (GDR).

ADR: quali sono gli svantaggi per gli investitori?

Gli American Depositary Receipt presentano alcune limitazioni e svantaggi che è bene tenere a mente, vediamoli nel dettaglio:

  • Selezione limitata: non tutte le società straniere sono disponibili come ADR;
  • Liquidità: molte aziende dispongono di American Depositary Receipt, ma alcuni possono essere scambiati in modo molto limitato;
  • Rischio politico: un ADR viene influenzato dalla situazione politica del paese d’origine, così come dalle sanzioni commerciali;
  • Rischio cambio: anche se gli American Depositary Receipt hanno un prezzo in dollari, l’investimento è in realtà ancora esposto alle fluttuazioni del valore delle valute estere, rendendo i prezzi dell’azione ADR più volatili.
  • Commissioni: questi strumenti possono comportare commissioni più elevate rispetto alle azioni tradizionali. Queste servono a compensare la banca depositaria per la fornitura di servizi di custodia.