Il TFR può essere mantenuto in azienda, oppure destinato alla previdenza complementare. E’ facoltà del singolo lavoratore opzionare la scelta all’atto dell’assunzione. Vista la scarsa adesione alla previdenza complementare, il governo sta pensando di rivedere il sistema di contribuzione ai fondi pensione, modificando il sistema del silenzio-assenso e prevedendo il trasferimento automatico di una percentuale del TFR alla previdenza integrativa. La previsione riguarderà solo i neo-assunti, troverebbe posto nella prossima legge di bilancio, e destinerebbe in modo automatico il 25% del TFR alla previdenza complementare.