I commercialisti devono sempre tenere alta l’attenzione sull’uso del denaro contante da parte del cliente. Rischiano una sanzione da 40.000 euro se non segnalano un cliente palesemente coinvolto in un giro di riciclaggio e di pagamenti sempre contanti. Non conta che non vi sia prova della provenienza illecita del denaro. Lo ha affermato la seconda sezione civile della Corte di cassazione con l’ordinanza n.29315 depositata il 13 novembre 2024.