Nella risposta n.05 del 15 gennaio 2025, l’Agenzia delle entrate fornisce precisazioni riguardati i fringe benefit dipendenti. Si legge che i beni e i servizi previsti dal piano di welfare aziendale possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione, a condizione che il valore complessivo non ecceda il limite previsto dalla legge, superato il quale il vantaggio concorre per intero a formare il reddito da lavoro dipendente e sopporta la tassazione in base all’art. 51, comma 03 del Tuir. In caso di concessione di una carta di debito nominativa che i dipendenti possono utilizzare presso un numero determinato di esercenti, il sostituto d’imposta non è tenuto ad applicare all’importo erogato la ritenuta a titolo d’acconto.