Come noto, le spese mediche usufruiscono in dichiarazione dei redditi di una detrazione d’imposta del 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Sono detraibili: le prestazioni chirurgiche; le analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni; le prestazioni specialistiche; l’acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici); l’acquisto o affitto di protesi sanitarie; le prestazioni rese da un medico generico (comprese quelle per visite e cure di medicina omeopatica); i ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze; le spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici, a condizione che dallo scontrino o dalla fattura risulti il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE; le spese relative al trapianto di organi; gli importi dei ticket pagati, se le spese sono state sostenute nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (SSN); tutte le spese di assistenza. Queste prestazioni sanitarie sono detraibili anche senza prescrizione da parte di un medico, tuttavia dal documento attestante la spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario. Per le spese sostenute all’estero è necessaria una documentazione dalla quale sia possibile ricavare le stesse indicazioni degli acquisti effettuati in Italia. I documenti da conservare: scontrini fiscali parlanti in cui sono indicati la natura e quantità dei medicinali acquistati, il codice alfanumerico posto sulla confezione di ogni medicinale e il codice fiscale del destinatario dei medicinali; per le spese relative ai certificati medici per usi sportivi, per la patente, per l’apertura e chiusura di malattie o infortuni, per pratiche assicurative e legali occorre conservare la ricevuta fiscale ovvero la fattura rilasciata dal medico.