Non sarà più facile ottenere la sospensione legale di atti di Equitalia con motivazioni generiche e dilatorie, volte solo ad arrivare al silenzio-assenso che prevede l’annullamento di diritto della cartella dopo 220 giorni dalla richiesta, almeno per i furbi. Il decreto riforma della riscossione modifica i commi 537-545 della legge n. 228/2012, eliminando la clausola aperta che consentiva di rappresentare “qualsiasi altra causa di non esigibilità del credito sotteso”. Così facendo, si mira ad “evitare che possano essere presentate istanze con finalità meramente dilatorie e che dunque si faccia un uso strumentale dell’istituto”.