La voluntary disclosure ha bisogno di proroga, e, in via legislativa o interpretativa, di semplificazioni nella determinazione dei redditi evasi e nel sistema delle prove. La questione è stata esposta da subito, ma finora non ha ottenuto la necessaria attenzione dell’amministrazione centrale e le risposte delle Direzioni regionali della Lombardia e del Piemonte dimostrano che non si è ancora compresa la dimensione del problema. Uno dei quesiti riguarda la possibilità di adottare, quale costo fiscale delle attività emerse, il loro valore di mercato al 31 dicembre 2013 sul presupposto che su questo valore il contribuente versi l’apposita imposta, oltre a interessi e sanzioni. La Direzione nega la possibilità, non ravvisandone il presupposto normativo.