La nuova normativa europea modifica il metodo di calcolo riguardo gli aiuti de minimis. La verifica di tale somma va effettuata su tre esercizi finanziari e non su tre anni, come da ultimo stabilito dalla Corte d’Appello di L’Aquila con sentenza n. 757 del 25 giugno 2015. Lo ha sottolineato, con un comunicato stampa, la Fondazione Studi CdL invitando l’INPS a prendere atto del nuovo orientamento. Finora, l’Istituto, nelle sue verifiche, si è sempre rifatto a un criterio più restrittivo, creando un punto di contrasto con le aziende proprio sul criterio di verifica del superamento del limite “de minimis” e, in particolare, su come calcolare il triennio di riferimento.