Le nuove disposizioni in materia di revisione del sistema sanzionatorio prevedono che l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi o della dichiarazione IRAP comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% dell’imposta, con un minimo di 250 euro. Se non erano dovute imposte la sanzione va da 250 euro a 1000 euro. Per la dichiarazione presentata ma non corretta, dove è stato indicato un reddito inferiore a quello accertato, la sanzione amministrativa va dal 90% al 180% della maggior imposta o della differenza di credito spettante. Se tale violazione è realizzata mediante documentazione falsa od operazioni inesistenti e condotte fraudolente, la sanzione è aumentata della metà; si riduce di un terzo se la maggior imposta o il minor credito sono inferiori al 3% dell’imposta dichiarata o del credito dichiarato; complessivamente inferiori a 30.000 euro; l’infedeltà deriva da un errore sull’imputazione temporale di elementi positivi o negativi di reddito, purchè il componente positivo abbia già concorso alla determinazione del reddito nell’anno in cui si verifica l’accertamento. Se non vi è alcun danno per l’Erario la sanzione è pari a 250 euro. Infine, le sanzioni sono raddoppiate se il canone di locazione di beni immobili ad uso abitativo non è stato indicato ovvero è stato indicato in misura inferiore a quella effettiva.