Domani, all’esame dell’esecutivo, dopo l’approvazione in via preliminare al consiglio dei ministri del 13 novembre scorso, sarà il pacchetto di due decreti sulle depenalizzazioni. Le misure contemplate sono: depenalizzazione dei reati per i quali come pena è prevista una multa, come l’omesso versamento di contributi e ritenute da parte del datore di lavoro sotto i 10 mila euro annui; nuove sanzioni amministrative da 5 mila a 15 mila euro per le contravvenzioni punite con l’arresto fino a sei mesi, da 5 mila a 30 mila euro per le contravvenzioni punite con l’arresto fino a un anno, da 10 mila a 50 mila euro per i delitti e le contravvenzioni puniti con un pena detentiva superiore a un anno. Sono fatti salvi i reati non marginalicome: edilizia e urbanistica; alimenti e bevande; ambiente, territorio e paesaggio; sicurezza pubblica e dei luoghi di lavoro; giochi d’azzardo e scommesse; armi e esplosivi; finanziamento ai partiti; proprietà intellettuale e industriale.