Un professionista che esercita attività d’impresa, anche se in concordato, non si può iscrivere nell’Albo dei commercialisti. Tanto dice il Consiglio Nazionale interpellato dall’Ordine di Parma tramite il canale Pronto Ordine. A fronte del professionista che risulta essere “titolare di ogni atto amministrativo d’impresa finalizzato alla liquidazione”, per il CNDCEC non scatta la sanatoria che salva dall’incompatibilità “tutte le volte in cui l’iscritto assuma una mera qualifica imprenditoriale ma di fatto non eserciti una connessa attività non potrà trovarsi in una situazione di incompatibilità”.