La Guardia di Finanza impartisce le direttive che devono rispettare i comandi periferici nelle ispezioni e nei controlli effettuati per verificare il rispetto degli adempimenti antiriciclaggio da parte dei professionisti. I professionisti hanno l’obbligo di verifica della clientela. Le operazioni utili sono: identificazione del cliente; identificazione del titolare effettivo; controllo costante del rapporto; registrazione e conservazione delle informazioni acquisite. Con riferimento al singolo rapporto o all’esecuzione dell’operazione o della prestazione di valore non determinabile o non inferiore a euro 15.000 è richiesta la registrazione della data d’instaurazione del rapporto/effettuazione della prestazione, dei dati identificativi del cliente, degli eventuali delegati/rappresentanti, nonché del titolare effettivo. La Guardia di Finanza è tenuta a controllare l’esatta effettuazione di tali adempimenti, con richieste mirate dell’elenco anagrafico dei clienti e selezione di un idoneo e rappresentativo campione di operazioni e/o prestazioni professionali, compiute nell’ambito dell’attività esercitata dal professionista. Individuati i soggetti, la verifica avrà per oggetto il metodo antiriciclaggio posto in essere dal professionista, appurando se sia stata concretamente svolta l’adeguata verifica dei clienti e se la stessa sia stata effettuata secondo criteri ordinari, semplificati, rafforzati, con modalità indiretta o infine con esecuzione da parte di terzi.