Il redditometro si trasforma in uno strumento che per qualche tempo procederà a tratti. Ciò in ragione sia della variabilità del periodo di imposta accertato, sia della presenza, o meno, di istruttorie accertatrici già in corso. La conclusione viene tratta dalla lettura delle novità inserite nel decreto Dignità. Il decreto Dignità elimina il D.M. 16 settembre 2015 che regolava il redditometro, con l’immediato effetto di inibire gli accertamenti redditometrici per i periodi di imposta ante-2016. Il tutto in attesa dell’approvazione del decreto sul nuovo redditometro, che svelerà cosa il Governo attuale vorrà fare dello strumento.