CENTRI DI COSTO: COSA SONO E PERCHE’ SONO UTILI

Agosto 29th, 2018 by Amministratore

Il centro di costo è un’unità contabile dell’azienda in cui i costi vengono aggregati. Ogni reparto di un’azienda ha una struttura organizzativa che ne consente la ripartizione in aree in cui si formano dei costi che possono essere rilevati in maniera separata.

Chiariamo meglio il concetto, anche per i non addetti ai lavori. All’interno di ogni azienda, il processo produttivo può essere suddiviso in aree o reparti. Non esiste solo il reparto produzione, ma esiste il reparto commerciale, il reparto compravendite, il reparto fatturazione e amministrazione, il reparto magazzino, e così via. Si tratta di reparti o sezioni che generano costi. E i costi, si sa, non sono tutti uguali.

È opportuno allora, ragionare per centri di costo, suddividendo e razionalizzando con criterio i costi aziendali (produttivi e non produttivi) sostenuti per comprendere quanto questi costi possano incidere su ogni parte del fatturato aziendale.

Come funziona la contabilità per centri di costo?

La contabilità per centri di costo prevede un processo a più step dove si imputano i costi diretti ai vari centri di costo che ne hanno determinato il sostenimento, si ribaltano i costi dei centri ausiliari sui centri produttivi ed infine si imputano i costi dei centri produttivi ai diversi prodotti (o servizi).

Dopo avere individuato i diversi centri di costo, le varie voci di conto devono essere imputate nell’area o reparto corretto. L’imputazione delle varie voci di conto avviene al momento dell’inserimento della fattura o del movimento contabile nel software gestionale. Tieni presente che alcune voci di conto saranno semplici da gestire e da imputare, mentre altre voci richiederanno una riflessione più ampia, in quanto possono essere di competenza di diversi centri di costo.

A tal fine è opportuno ricordare che la suddivisione può essere semplice ed intuitiva, ma l’imputazione delle varie voci di conto deve essere univoca e seguire lo stesso “filo logico” per scongiurare il rischio di distorsioni e di conseguenza di operare scelte operative e strategiche non adeguate.

A titolo esemplificativo, una piccola impresa può presentare una suddivisione per centri di costi di questo tipo: costi di produzione prodotto 1, costi di produzione prodotto 2, costi di amministrazione, costi del personale, costi di pubblicità e marketing, costi commerciali, costi di magazzino.

Perché i centri di costo sono utili?

Pensare che la contabilità per centri di costo possa essere esclusivamente appannaggio delle grandi aziende è un errore. Anche nelle aziende meno strutturate, è possibile suddividere i costi in maniera più semplice ed intuitiva. Già questo è sufficiente per ottenere importanti dati che possono portare a interessanti riflessioni.

Organizzare la propria contabilità per centri di costo, infatti, può permettere di avere dati certi per maturare decisioni strategiche e per migliorare le performance dell’economia dell’intero processo produttivo.

Ma i vantaggi non si esauriscono qui. L’imputazione dei costi aziendali ai centri di costo permette di imputare più correttamente i costi ai prodotti o ai servizi, individuando dei raggruppamenti intermedi che rendono più razionale la determinazione dei costi aziendali sostenuti.

La contabilità per centri di costo fornisce utili elementi per stabilire i prezzi di vendita dei prodotti e/o dei servizi e consente di tenere sotto controllo l’andamento economico dell’azienda perché permette di avere un effettivo riscontro su cosa sta realmente succedendo in azienda.

La contabilità tradizionale purtroppo non permette questo tipo di analisi perché potrebbe fare apparire convenienti produzioni che in realtà sono finanziate da altre produzioni aziendali (il fatturato di un prodotto/servizio paga i costi di produzione di un altro prodotto), mentre i centri di costo possono dare una panoramica generale della situazione e permettono di avere dati certi su costi e uscite di ogni singolo comparto aziendale o linea produttiva.