La legge di bilancio 2019 mette ordine all’annosa querelle Irap, escludendo, dall’imposizione, il lavoratore autonomo con volume d’affari non superiore a 100.000 euro, quando le spese per personale dipendente, consulenze a terzi e beni strumentali non eccedono complessivamente il 50% dei compensi percepiti; l’esonero spetta anche in caso di impiego di 1 lavoratore o 2 a tempo parziale.