Tra le novità di rilievo: si allenta la stretta sulle partite Iva, con l’individuazione di un reddito minimo di riferimento (17-18.000 euro lordi annui) per riconoscere la genuinità del rapporto di lavoro autonomo; meno discrezionalità ai giudici per disporre il reintegro nei licenziamenti disciplinari; ripristinata l’esenzione dai ticket sanitari per i disoccupati. Alcune proposte sono state fatte sui voucher per l’agricoltura che potranno essere utilizzati da giovani studenti, casalinghe e pensionati nelle aziende con un fatturato fino a 7.000 euro annui. Le altre imprese potranno usare il buono solo per studenti under 25 e pensionati. Ed ancora, possibilità per i lavoratori di partecipare agli utili (e al capitale) delle imprese; innalzamento al 7% della deducibilità per i redditi da affitti (ora è al 15%, mentre il testo originario del Ddl la portava al 5%); per i co.co.pro. previsto un “salario base” e un rafforzamento dell’attuale “una tantum” che potrà essere di 6.000 euro se si è lavorato per almeno sei mesi in un anno. Dal 2012 entra a regime la procedura per gli sgravi contributivi per i premi di produttività.