Il decreto fiscale 2020 è in continua “evoluzione”. Le novità inserite nella prima battuta sono in corso di modifiche e aggiustamenti. Per quanto riguarda le sanzioni penali tributarie ci si muove verso un loro alleggerimento rispetto alla formulazione originale. Il carcere per i grandi evasori è uno dei principali temi del dibattito: si può andare da una reclusione da quattro a otto anni per chi, al fine di evadere le imposte, si avvale di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. La pena scende da un anno e sei mesi fino a sei anni se gli elementi passivi fittizi sono inferiore a 100 mila euro.