COME LEGGERE UN ESTRATTO CONTO BANCARIO

12 Febbraio 2020 di Amministratore

Uno degli strumenti utili a gestire le proprie finanze è l’estratto conto bancario, un documento inviato dalla banca ai propri clienti, che contiene tutte le informazioni riguardanti lo stato del proprio conto corrente nell’arco temporale di riferimento. Come leggere un estratto conto bancario e capire tutte le voci in esso contenute?

L’estratto conto bancario riepiloga tutte le operazioni registrate sul conto corrente nel periodo di riferimento (mese o trimestre), in ordine temporale crescente e contiene le seguenti informazioni:

Data contabile: è il giorno in cui è avvenuta l’operazione registrata contabilmente sul conto corrente.

Valuta: è il giorno a partire dal quale è possibile utilizzare il denaro depositato nel conto corrente. Coincide con il giorno dal quale il denaro depositato inizia a produrre interessi o, in caso di sconfinamento, il giorno dal quale inizia il calcolo degli interessi passivi.

Descrizione: riporta i dettagli relativi all’operazione (causali, tipo operazione, etc…).

Dare: la colonna dare riassume tutte le operazioni passive che hanno prodotto addebiti sul conto (prelievi bancomat, bonifici, pagamenti utente, etc.).

Avere: la colonna avere riassume tutte le operazioni attive che hanno prodotto un accredito sul conto (stipendio, bonifici in entrata, interessi creditori, incasso cedole, etc.).

Interessi creditori: il dato riguarda gli interessi attivi applicati sulle somme versate sul conto corrente (dovuti dalla banca).

Interessi debitori: il dato riguarda gli interessi passivi applicati sui debiti verso la banca (dovuti dal cliente).

Il riepilogo competenze evidenzia la differenza di tutte le voci indicate nell’estratto conto bancario. Se la differenza è positiva, l’importo viene accreditato sul conto. Se la differenza è negativa, il relativo importo viene addebitato sul conto.

Con riferimento agli interessi debitori dovuti dal cliente, si ricorda che in seguito al recente cambiamento della normativa sull’addebito degli interessi passivi bancari, nei rapporti di conto corrente, di apertura di credito e negli sconfinamenti, gli interessi a debito vengono conteggiati il 31 dicembre di ciascun anno e diventano esigibili il 1° marzo dell’anno successivo a quello di maturazione.

Il riassunto scalare riepiloga invece i saldi in ordine di valuta (non di data) e viene normalmente allegato insieme all’estratto conto vero e proprio. Esso contiene le seguenti voci: la valuta, i saldi per valuta, i giorni (il numero di giorni per i quali il conto corrente ha beneficiato di quel saldo per valuta), i numeri debitori e creditori (rappresentano il prodotto di ogni saldo per i giorni intercorrenti dalla valuta dello stesso alla valuta del saldo successivo) ed il saldo liquido o disponibile finale.

Da qualche anno a questa parte, nell’estratto conto bancario è possibile trovare anche i dati per il calcolo ISEE. Con la recente riforma ISEE, infatti, la giacenza media del conto corrente bancario e postale è entrata nel calcolo dell’ISEE. I contribuenti che richiedono il rilascio della DSU sono infatti obbligati a dichiarare due dati molto importanti che riguardano il patrimonio mobiliare che sono il saldo e la giacenza media.

Come si evince da un’attenta lettura di un estratto conto bancario, nel documento si possono quindi trovare tre tipi di saldo. Il saldo liquido che viene determinato ordinando i movimenti in base alla data di valuta; il saldo contabile che viene determinato ordinando i movimenti in base alla data di registrazione ed il saldo disponibile che viene determinato ordinando i movimenti in base alla data di disponibilità.

Quello che non tutti sanno, però, è che l’estratto conto bancario, se presenta errori, può essere contestato entro il termine di 60 giorni dalla data di ricezione. Trascorso tale termine, l’estratto conto si considera approvato e ciò preclude la possibilità di impugnazione entro un termine più ampio, salvo il verificarsi di talune fattispecie (errori nei calcoli, spese non dovute per contratto, etc).

Come confermato anche dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 18650 del 5 dicembre 2003, l’approvazione dell’estratto conto bancario produce effetti anche nei confronti del fideiussore, che può essere chiamato in giudizio dalla banca per il pagamento delle somme dovute dal debitore principale.

Ma come accade molto spesso, l’estratto conto bancario e il documento di sintesi (che contiene importanti informazioni sulle condizioni del conto ed eventuali variazioni), vengono messi da parte molto velocemente e non si presta loro la dovuta attenzione.