La Corte di cassazione, con l’ordinanza n.3448 dell’11 febbraio 2021, accogliendo il ricorso di un avvocato, ha decretato che il professionista non è tenuto a pagare l’Irap anche quando ha elevate spese di rappresentanza in quanto i costi personali, come ristoranti o alberghi, non configurano un’autonoma organizzazione, non essendo funzionali allo sviluppo della produttività. Nello specifico, l’alto volume d’affari e i costi di rappresentanza (70.000 euro in alberghi e ristoranti), non sono indice di autonoma organizzazione.