AUTOVEICOLI USO PROMISCUO: E’ POSSIBILE SCARICARE I COSTI?

Aprile 12th, 2021 by Amministratore

Quale trattamento fiscale applicare nel caso di autoveicoli uso promiscuo? Capita spesso che l’acquisto sia stato effettuato in un periodo precedente all’apertura della partita iva.

E’ possibile scaricare in qualche modo il costo di acquisto, l’assicurazione, bolli, carburanti e manutenzioni varie? Vediamo cosa dice la legge in merito alla deducibilità dei costi e la detraibilità dell’iva.

  • Autoveicoli uso promiscuo, trattamento fiscale
  • Auto aziendale uso promiscuo, conviene?

AUTOVEICOLI USO PROMISCUO, TRATTAMENTO FISCALE

In linea generale, il contribuente titolare di partita Iva ha la possibilità di poter dedurre il costo per i beni strumentali della propria attività professionale se strettamente connessa ad essa (c.d. principio di inerenza).

E’ infatti essenziale verificare:

– Se l’auto è effettivamente strumentale alla propria attività professionale per accedere alla relativa deduzione fiscale.

– Se l’auto è iscritta nell’inventario, come richiesto dall’articolo 2217 del codice civile che stabilisce: “l’inventario deve essere redatto all’inizio di ogni esercizio e indicare per ogni anno una valutazione delle attività e delle passività dell’impresa e dell’imprenditore”.

Tuttavia se l’auto è personale, non potrà essere dedotto il costo di acquisto del suddetto bene strumentale e laddove si rispettino i requisiti analizzati in precedenza, sarà possibile comunque accedere ad una detrazione Iva (del 40%) e delle spese per carburante, manutenzione e assicurazione pari al 20% sul totale.

AUTO AZIENDALE USO PROMISCUO, CONVIENE?

Facciamo un esempio per capire. Ipotizziamo di dover effettuare il cambio delle gomme con una spesa complessiva di 300 euro più Iva, quindi totale 366 euro.

Vediamo quanto possiamo scaricare:

  1. il 40% dell’Iva è detraibile per cui avremo 40% di 66 euro: risparmio effettivo 26,40 euro.
  2. ai fini reddituali possiamo scaricare il 20% dell’imponibile + la parte di iva indetraibile, quindi (300+39,60)*20% = 67,92 euro. Il risparmio effettivo dipenderà dallo scaglione irpef in cui rientrate.